lunedì 25 gennaio 2010

Contro il Dadaismo - Parte I & II

Parte I

L'Arte, in quanto rappresentazione della Verità, deve essere venerata. Il Dadaismo quindi, autodefinendosi "anti-arte", va deprecato.

Fine Parte I

Parte II

"La ragione e la logica avevano lasciato alla gente gli orrori della guerra, e l'unica via di salvezza era il rifiuto della logica per abbracciare l'anarchia e l'irrazionale. Comunque, tutto ciò può essere inteso come lato logico dell'anarchia e il rifiuto dei valori e dell'ordine. La distruzione sistematica dei valori, non è quindi irrazionale, se si pensa che debba essere messa in atto." (Fred S. Kleiner; Christin J. Mamiya (2005). Gardner's Art Through the Ages.)

I Dadaisti consideravano quindi la ragione e la logica come causa delle follie d'inizio '900.
Non una ragione deviata ed una logica inesatta.

Rivaluterò il Dadaismo quando proclameranno la decapitazione come cura per il cancro.

Fine Parte II


"Tristan Tzara con occhiali, baffi, corna, linguaccia e offesa a Tristan Tzara" di Vincent Polka, pixel su pixel, 200x251, 2010, collezione privata



sabato 23 gennaio 2010

Randy Rhoads polka dot V guitar


Trovo ingiurioso che questa oscenità porti come nome il mio pseudonimo.

Liberarsi dalle convEnzioni*

Ci troviamo ogni giorno a fare cernite tra cliché stereotipati della fauna urbana, oppure catalogazioni inedite in base a dettagli decontestualizzati assunti come princìpi assoluti e discriminanti. Il primo caso fa riferimento ad una sorta di sociologia molto in voga nei circuiti telematici che schematizza i soggetti in base ai loro usi e (soprattutto) costumi (cfr: Urban Jungle et similia); il secondo appare forse più astruso e demente, quando si fa riferimento a settorializzazioni come "Il biondo con gli occhi azzurri è glaciale, il moro è focoso" oppure "Per ogni riccio è un capriccio" oppure "Fumi Camel Light = sei un idiota / fumi Marlboro Rosse = fumatore serio, persona con cognizione di causa / fumi Gitanes senza filtro = sei un filosofo" (Attenzione: attraverso l'applicazione di questi meccanismi psico-sociopatici su scala nazionale potrebbero essere stati creati i seguenti partiti: Nazismo, Fascismo, Lega Nord).

Dopo anni di militanza fisiognomico-frenologica, sono giunto al discriminante fondamentale, alla grande unificazione di questa miriade di micro-macro differenziazioni che rendono il mondo così bello perché (a)vari(at)o (avete appena letto uno dei luoghi comuni più idioti che si sente in giro): l'umanità si divide in chi si chiede il "Perché?" di ciò che fa e chi non se lo chiede.

Io sono uno di quelli che se lo chiede.

Spesso anche troppo.

Ad esempio, l'altro giorno (sì, proprio quello lì) ebbi una diatriba convivieristica (neologismo tratto da un neologismo edito nel 23 Marzo 2009), il cui tema era:

"Perché si cambiano i piatti tra primo e secondo?"

Vi potrà sembrare una domanda idiota, ma rifletteteci un attimo.
Le nostre percezioni sensoriali sono già compromesse dalla vicinanza delle due degustazioni contigue; il vedere la seconda portata intrisa del sugo della prima non altera percettibilmente la bontà della pietanza (tranne nel caso in cui siano due piatti completamente dissonanti l'uno con l'altro, ma qui si tornerebbe al punto di prima). Siamo di fronte ad un semi-quotidiano caso di psico-somaticità papillare, una convinzione generata, non creata, da una convEnzione dalle reminescenze rinascimentali, lo stesso processo per cui dovete (o devono, a seconda del lettore) fare il segno della Croce quando si passa in macchina nei pressi di Loreto, dovete (o devono, a seconda del lettore) sollevare i palmi al cielo durante il Padre Nostro, assumere droghe a Ferragosto o eccedere con l'alcool il 31 Dicembre.

Se ognuno di noi cominciasse a chiedersi il "Perché?" di ciò che fa, probabilmente vivremmo in un mondo migliore, crollerebbe il sistema capitalistico (causa del miglioramento globale di cui prima), ma soprattutto:

"I camerieri farebbero meno fatica nel servire"



*Nota polisemantica: convenzione, ottenibile tramite sostituzione vocalica da "convinzione", deriva dal verbo latino "convenio" = "convenire" (da "cum venire", venire insieme, senza troppe allusioni sessuali), da cui i termini "convention" e "convent0", e appartiene all'area semantica di "convivio" (banchetto) derivante dal latino "cum vivere" (vivere insieme).

venerdì 22 gennaio 2010

Religionerd

Chiunque abbia un sottobosco culturale di imprimatur cattolico si riferisce al miracolo declamando:
"Manna dal cielo!"

Che la nippofilia imperante nei circuiti nerd ci porterà ad esclamare
"Manga dal cielo"?


" L'ORIENTE CI STA COLON-IZZANDO "